Non tutti sanno che non ci sono differenze tra Kamut e grano Khorasan. Il primo è infatti solo il marchio con cui viene registrato questa tipologia di cereale. Ma entriamo nello specifico della questione e vediamo un po’ le caratteristiche di uno dei cereali più antichi del mondo.
Differenze tra Kamut e grano Khorasan
Differenze tra Kamut e grano Khorasan
Molto spesso sentiamo parlare di Kamut o grano Khorasan, ma molti non sanno che non sono due varietà di frumento. Infatti Kamut non è altro che il marchio registrato con cui viene commercializzato il Triticum turanicum detto anche grano Khorasan. Il grano Khorasan è un vegetale antico, coltivato da migliaia di anni nella Mezzaluna fertile, la regione del Medio Oriente che si estende dal Mar Rosso fino al Golfo Persico, denominata appunto Khorasan. Fu un pilota americano, verso la fine della seconda guerra mondiale, Earl Dedman, che lo portò nel Montana e cominciò a coltivarlo. Nel 1964 Bob Quinn vide a una fiera locale questo “nuovo” tipo di grano e iniziò a coltivarlo nella sua fattoria biologica. Negli anni ’90 è stato registrato il marchio Kamut e da allora il grano Khorasan è diventato per tutti Kamut. Per questo non ci sono differenze tra Kamut e grano Khorasan.
Un grano bio che fa bene alla salute
Le origini del nome Kamut risalgono al 1987, quando Quinn consultando un dizionario di geroglifici egizi trovò la parola “kamut” vicino alla descrizione di grano e pane. Questo tipo di vegetale è l’antenato del grano moderno che è stato dimenticato per secoli ma che oggi è molto usato poiché si sono riscoperte le sue qualità bio. Il Kamut Khorasan non ha subito le selezioni del grano moderno, ma è rimasto come quello originale e segue un rigido disciplinare che ne tutela la produzione secondo le regole dell’agricoltura biologica. Questo cereale ha un elevato contenuto proteico e minerale essendo ricco di selenio, zinco e magnesio.
